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Il pectus excavatum può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari?

Con il Pectus Excavatum lo sterno è affondato verso l'interno spingendo gli organi leggermente fuori dalla loro posizione normale. La mia domanda è: questo riposizionamento potrebbe, col tempo, esercitare una pressione aggiuntiva sul cuore portando ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari o di altri problemi circolatori?

Risposte (1)

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2016-10-02 17:25:12 +0000

È una domanda molto interessante. Grazie._

Solo come piccolo sfondo su pectus excavatum (PE) (noto anche come “imbuto di petto”). È caratterizzato da una depressione dello sterno che inizia nella parte centrale del manubrio e progredisce verso l'interno attraverso il processo xifoideo:

(da http://www.mayoclinic. org/diseases-conditions/pectus-excavatum/multimedia/pectus-excavatum/img-20007723 )

Secondo questo studio condotto su 947 pazienti , i sintomi più frequenti di PE sono:

  • Intolleranza all'esercizio fisico
  • Dolore toracico
  • Resistenza al petto
  • Resistenza al poot
  • Respiro corto

:

questo riposizionamento potrebbe mettere una pressione aggiuntiva sul cuore nel tempo portando ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari o di altri problemi circolatori

. Diversi studi basati sull'ecocardiografia hanno dimostrato che, la maggior parte dei pazienti con PE hanno spostamento cardiaco sul lato sinistro e quindi disfunzione ventricolare destra (che spiega la mancanza di respiro, intolleranza all'esercizio fisico, ecc…). I pazienti mostrano spesso ostacoli al deflusso del ventricolo destro e una ridotta funzione sistolica del ventricolo destro (in particolare nei pazienti con PE grave). Lo spostamento e la compressione cardiaca possono portare a anomalie di conduzione , come il blocco del fascio di rami.

Degno di nota, il trattamento chirurgico è associato ad un miglioramento di queste anomalie cardiache e quindi dei sintomi.

Fonti: Brochhausen C, Turial S, Müller FKP, et al. Pectus excavatum: storia, ipotesi e opzioni di trattamento. Chirurgia cardiovascolare e toracica interattiva. 2012;14(6):801-806. doi:10.1093/icvts/ivs045.